Deliberazioni (L.R. n.11/2015 art 18)

Dibattito in ordine alla gestione del Servizio raccolta e smaltimento rifiuti nell'anno 2015.

Numero delibera di Consiglio:
3
Data seduta:
venerdì 29 gennaio 2016

Chiede di intervenire il Sindaco. Rappresenta le grandi difficoltà che comporta la gestione integrata dei rifiuti e riassume brevemente le tappe che hanno portato al commissariamento della Società Ecologia ed Ambiente. Rileva che l’Assessore all’Ambiente Contraffatto ha eccepito una serie di anomalie riguardo l’affidamento con Ordinanze Sindacali contingibili ed urgenti di servizi minori (noli a caldo ed a freddo) da parte della stragrande maggioranza dei Sindaci del comprensorio palermitano. Ma i provvedimenti sono stati adottati per evitare problemi di inquinamento ambientale, vista l’inerzia ed il disservizio della società in liquidazione. I Comuni si son dovuti sostituire alla società inadempiente per rendere un servizio essenziale alla cittadinanza. Aggiunge che è oramai in dirittura d’arrivo l’approvazione del Piano di Intervento sottoposto all’Assessorato Ambiente e questo costituirà presupposto per avviare le procedure di gara necessaria per la messa in funzione dell’ARO rifiuti.

Chiede di intervenire il consigliere Palazzolo il quale dichiara testualmente:
Desidero comunicare tramite dibattito consiliare con l’Assessore Contraffatto. L’Avv. Palazzolo evidenzia all’Assessore Contraffatto, giovane e non a conoscenza, che la legge regionale imponeva per il tramite dell’Assessorato che lei occupa, l’individuazione di siti per lo smaltimento di rifiuti solidi e nella concomitanza della disposizione di legge vi era la prassi che i Sindaci del tempo sottoscrivevano ordinanze per individuare le aree di discarica locale privi di qualsiasi forma di salvaguardia per la pubblica incolumità. Ma molti Sindaci hanno subito processi penali. La Sicilia impotente ed incapace, ha deliberato affinché la competenza della Regione passasse alla Provincia e quindi ha fatto obbligo a questa di indicare le aree di smaltimento. Risulta che nella provincia di Palermo l’unica area di Bellolampo che ha fatto innalzare i costi di smaltimento è attualmente satura. Ritengo che il suo ufficio (Assessore Contraffatto) possa avocare le competenze della non più esistente Provincia ed ha il diritto/dovere di individuare le aree ove smaltire i rifiuti. Inoltre le chiedo se:
è in grado di dirci dove conferire i rifiuti solidi urbani non potendo sopportare le spese di gestione che ci vengono fatturate dall’ATO e da voi imposte che in dieci anni sono lievitate da €. 700.000,00 ad €. 2.150.00,00.
Rivolgo a Lei il quesito o la domanda se ha mai inviato ispettori per accertare l’efficienza dell’ATO e verificare se gli stipendi del Consiglio di Amministrazione, Presidenti o Commissari designati siano consoni al reddito medio dei funzionari pubblici o ciò costituisca l’espediente per un clientelismo politico non più sopportabile e se da parte Sua esiste una denuncia alla Procura per quanto riguarda i servizi non ottemperati dagli ATO da Lei diretti.
Evidenzia che questa dichiarazione può essere estrapolata ed inviata all’Assessorato presieduto dalla dott.ssa Contraffatto.
Il Presidente del Consiglio evidenzia di condividere e far proprio la dichiarazione a verbale del Consigliere Palazzolo.
Interviene il consigliere Cimò il quale evidenzia che l’Amministrazione ha approvato un Piano di Intervento e rimane in attesa del visto della Regione. Concorda con le affermazioni del consigliere Palazzolo facendo presente che il sistema è perverso ed imperniato sul clientelismo e favoritismo.
Prende atto di un fallimento che interessa il settore delle acque e dei rifiuti.
Il Presidente del Consiglio stigmatizza che la politica Regionale ha preferito, negli ultimi 20 anni l’iniziativa privata della gestione delle discariche. Così Campofelice conferisce a Catania e Bellolampo, che è una discarica pubblica, funziona poco e male.
Fa presente che questa è la Sicilia delle lobby e della confindustria che si muove per tutelare gli interessi dei potenti a discapito dei cittadini. Così ci sono Amministrazioni costrette ad adottare ordinanze contingibili ed urgenti e difendere la classe dei lavoratori che sono i soggetti danneggiati da questo tipo di gestione.
Afferma che, se l’Avv. Palazzolo propone di inviare all’Assessorato questo testo è opportuno che il consiglio deliberi sullo stesso trasmettendolo all’Assessorato competente.
Propone, come risoluzione al C.C., di mettere ai voti la proposta di cui sopra integrata dei ragionamenti espressi in premessa. Suggerisce di formularla in formato cartaceo condividendola con tutti i consiglieri ed inviandola all’Assessorato competente.
Pone ai voti la proposta di risoluzioneche viene approvata all’unanimità dei presenti.
Il Capogruppo Cimò su suggerimento del consigliere Taravella evidenzia che il provvedimento dovrà essere veicolato tramite mezzi di informazione ed inviato agli organi di stampa.
Alle ore 22.40 la seduta è sciolta.

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